giovedì 17 novembre 2011

Autunnale solitudine.

(foto Stefania Mariposa D'Ambrosio)





In questo giorno essiccato.
Lontano il sole quindicenne dell'estate.
Le foglie muoiono come muoiono gli uomini.
E i morti non insegnano nulla.
La fiamma si estingue.
Il corpo nero dell'altro è il nostro corpo.
Non ho mai saputo dove hai appeso la tua ultima frase.
In nessun angolo della mia bocca esiste il perdono.
Tu sei un trofeo di caccia e siamo entrambi senza padre.
Tu sei un'ulcera aperta, muschio di lebbra, neve che imbalsama.
Il piede instabile sul bordo di latta del mio dentro, del mio interno.
Ed io sono io, una rovina resistente alla vita,
una di quelle ali infilate nelle poesie e che non funzionano mai.
Sono la figlia minore dell'inverno.
Il fiato che veste il vetro e che tu rompi di parole.
Il muro. La mente. L'armatura di borchie.



Luciana Manco

1 commento:

  1. triste meravigliosa stretta al cuore.
    lieve e dolorose carezze .
    grazie per la bellezza, Luciana e Stefania.

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